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DPCM 18 OTTOBRE 2020 - PRIME CONSIDERAZIONI

Viste le numerose voci che si sono rincorse nella giornata di ieri e il modo incompleto con cui è stato riportato il testo del Dpcm del 18 ottobre, può essere utile esaminare il testo del Decreto e vedere quali siano gli effetti, nella pratica, per l’organizzazione didattica della nostra scuola.

Il testo rilevante è quello contenuto all’art.1, comma 1, lettera d), n.6:

«fermo restando che l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, per contrastare la diffusione del contagio, previa comunicazione al Ministero dell’istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferite agli specifici contesti territoriali, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999 n. 275, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9,00.»

Le disposizioni, che saranno valide a partire dal 21 ottobre 2020 e sino al 13 novembre 2020, prescrivono che in caso di comunicazione al Ministero dell’Istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie di situazioni critiche e di particolare rischio riferite agli specifici contesti territoriali, allora le scuole debbano (fino ad oggi era un “possono”) adottare forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica.

Quali sono queste “forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica?”

Le modalità previste sono le seguenti:

  1. Incremento del ricorso alla didattica digitale integrata, in modo complementare a quella in presenza;
  2. Ulteriore modulazione della gestione degli orari di ingresso e uscita degli alunni;
  3. Eventuali turni pomeridiani e ingresso non prima delle 9:00;

Come specificato nella nota Miur n.1896 del 19/10/2020:

"le “situazioni critiche e di particolare rischio”, rappresentate da autorità sanitarie ed enti locali, sono le sole che giustificano una eventuale revisione di quanto già stabilito,
anche con riferimento all’ingresso posticipato alle ore 9.00, che deve essere disposto unicamente qualora ricorrano le condizioni sopra descritte.
Salvo i casi suddetti, non è necessario modificare orari di entrata e uscita, orari settimanali dei docenti, turni delle mense, orari di esercitazioni e laboratori e tutto quanto sia collegato alla scansione temporale
definita dall’inizio dell’anno scolastico".

Si ritiene che, stante la situazione attuale, le misure adottate e previste nel documento approvato dagli OO.CC. sulla pianificazione didattica per l’a.s. 2020/2021 soddisfino quanto già quanto richiesto dalla normativa. L'orario già comunicato, quindi, continuerà ad essere in vigore.

 

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