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ALCUNI CHIARIMENTI IN MERITO AL PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA TRA SCUOLA E FAMIGLIA

Sono giunte diverse comunicazioni, da parte di alcuni genitori, in merito al Patto di Corresponsabilità educativa tra Scuola e Famiglia, o meglio, in merito alla non volontà di firmare tale patto, contestando, almeno in parte, le misure in esso contenute. 

Patto di corresponsabilità

 Correttamente si afferma che la mancata firma del Patto non sia un elemento pregiudiziale né all’iscrizione, né alla frequenza delle lezioni, né possa essere un mezzo con cui introdurre obblighi o imporre comportamenti alle famiglie e agli alunni.

 Non lo è, infatti. 

 Quei comportamenti e quegli obblighi che sono stati riportati nell’addendum integrativo al Patto, infatti, sono la mera raccolta e illustrazione di tutte le misure di contrasto alla diffusione del virus Sars-Cov-2 che sono state emanate altrove dai diversi soggetti coinvolti. In particolare:

La mancata firma del Patto di Corresponsabilità, quindi, non costituisce una dispensa dal rispetto delle norme contenute in questi documenti, che le si condivida o meno.

E allora a cosa serve? A sapere che stiamo tutti remando nella stessa direzione.

Come tutti sappiamo bene, non è sufficiente scrivere una norma per essere sicuri che venga rispettata. Allo stesso tempo, però, non è pensabile che la Scuola impieghi tutte le sue risorse per monitorare e imporre il rispetto delle tantissime misure di contrasto alla diffusione del virus Sars-Cov-2, salvo abdicare a quello che è il suo ruolo principale e cioè assicurare alle alunne e agli alunni il Diritto costituzionale all’Istruzione.

La firma del Patto non significa, quindi, che la famiglia e la scuola saranno costrette a rispettare queste misure – quello è dovuto – ma che si impegneranno a collaborare per fare in modo che le operazioni di verifica e controllo siano veloci, superflue, perché si fa parte di un’alleanza educativa e tutti sappiamo di poter contare sulla collaborazione degli altri.

Si pensi, ad esempio, all'obbligo di misurazione della temperatura al mattino.

Non è il Patto di Corresponsabilità che impone alle Famiglie di misurare la temperatura al mattino e di non far uscire di casa i loro figli se questa è superiore a 37.5°C: è il Piano Scuola 2020/2021 del Ministero dell’Istruzione.

Così come non è il Patto di Corresponsabilità a imporre alle Famiglie l’autocertificazione dell’avvenuta misurazione della temperatura o, in sua assenza, la misura della stessa da parte delle scuole: è il Decreto Presidente della Giunta Regionale del Piemonte n. 95 del  9 settembre 2020.

Chi ha firmato il Patto – e fortunatamente parlo della stragrande maggioranza delle famiglie – riconosce lo sforzo che sta facendo la Scuola per garantire il Diritto all’Istruzione e si impegna ad agevolare tutto il personale scolastico nelle operazioni di verifica e di controllo.

Poi, certamente, può sempre capitare che uno dimentichi il registro delle temperature a casa, oppure che non sia stata fatta l’autocertificazione necessaria per il rientro in classe dopo una malattia. La firma del Patto, però, ci assicura che quella mancanza sia una dimenticanza occasionale, una leggerezza, che potrà essere facilmente sanata perché è dichiarata la volontà di collaborare.

In sostanza, sappiamo di poterci fidare tutti l’uno dell’altro.

Ma se una famiglia si rifiuta di firmare il Patto perché contesta le norme in esso contenute?

La scuola ha degli obblighi, non solo verso lo Stato, ma verso gli studenti e le loro famiglie. Dobbiamo non soltanto rispettare le leggi ma anche fare di tutto per garantire la sicurezza a scuola, sia degli alunni, sia di chi ci lavora.

Nel caso in cui si dichiari la non volontà di firmare il Patto, possiamo fidarci? Possiamo reputare come dimenticanza occasionale l’assenza del registro delle temperature? O come leggerezza la mancanza di autocertificazione al rientro dopo una malattia?

A mio avviso la risposta è, purtroppo, negativa.

La Scuola, quindi, nei confronti dei non firmatari, dovrà adottare tutte le misure di controllo preventivo per assicurare il rispetto delle norme vigenti, dalla misurazione della temperatura all’ingresso a scuola, tutti giorni, alla mancata ammissione in classe, al mattino, di chi non è in possesso dell’autocertificazione dopo una malattia, ecc.

Sarà tutto tempo sottratto alla didattica e ce ne rammarichiamo, ma purtroppo non si può fare diversamente.

 

Il Dirigente Scolastico

Prof. Marco Bollettino

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